Gli studenti sono stati accolti dai presentatori del programma, Gianpaolo Balsamo e Carlo Sacco, e in seguito si sono accomodati nello studio televisivo attendendo l’inizio della registrazione.
I conduttori hanno introdotto il programma, presentando gli ospiti, il Dott. Antonio Manzi, educatore presso l’Istituto penale minorile di Bari, e il Dott. Ludovico Abbaticchio, garante regionale dei diritti dei minori, e le tematiche oggetto di discussione la devianza e la criminalità minorile. Il presentatore ha mostrato ai telespettatori degli articoli di giornale riguardanti atti violenti compiuti da baby gang.
Successivamente la prof.ssa Vera Maria Di Giulio, docente d’Italiano e Storia presso l’Istituto ”Ettore Carafa”, ha descritto il progetto OpenCoesione, cui gli alunni stanno partecipando, all’interno del quale stanno esaminando la tematica della violenza. In seguito gli studenti hanno posto alcune domande agli ospiti , i quali hanno spiegato che le cause della devianza minorile sono tante e dipendono da diversi fattori: l’ambiente famigliare, il contesto sociale, ma soprattutto la differenza tra le esigenze e gli obiettivi di crescita delle generazioni che dovrebbero educare.
Altra causa è il poco tempo che i genitori e figli trascorrono insieme: infatti i momenti in cui i figli sono con i propri genitori durante la giornata sono minori. Inoltre, i punti di riferimento educativi fino a 30 anni fa erano la scuola, il gruppo degli amici del quartiere, la parrocchia e i propri nonni.
L’educatore aggiunge altresì che chi è stato violentato è portato più facilmente a guardare il mondo in modo più ostile, quindi le vittime per difendersi cercano di stare al mondo usando violenza e aggressività, non sempre fisica, ma anche verbale e comportamentale, perché vede il mondo come ciò che potrebbe fargli male.
Gli studenti hanno chiesto cosa fosse la violenza assistita: il garante ha spiegato che questo è uno dei temi che quotidianamente si affronta e che tale forma di violenza è definita assistita perché un minore assiste senza reagire a qualcosa che accade di violento all’ interno della famiglia.
Ludovico Abbaticchio inoltre ha spiegato le funzioni che gli spettano in qualità di garante: se ad esempio dovesse ricevere denuncia da una madre in difficoltà egli mette in atto le leggi e comunica agli organi di polizia di una lettera e la polizia va ad approfondire per scoprire se questo avviso è veritiero o meno, affinchè l’assistente sociale vada a verificare se ci siano problemi.
Al termine dell’ intervista e della registrazione della puntata, gli studenti hanno scattato una fotografia con gli ospiti e sono tornati a scuola, consapevoli e felici di aver vissuto un’esperienza unica di crescita e formazione.
Gli alunni della II AL Liceo Economico Sociale “E .Carafa" Andria