Mi piacciono le lunghe passeggiate.

Mi piace viaggiare ed organizzare campeggi con i miei amici.

Adoro leggere libri.

Posseggo il dono della parola, nessuno può vietarmi di dire ciò che penso,io adoro parlare.

Adoro cantare sotto la doccia.

Adoro sussurrare alla mia amata parole dolci che la fanno sorridere.

La vita è in continuo movimento, la staticità non è il mio punto forte.

Non mi piace perdere tempo.

Adoro sperimentare piatti nuovi, mi piace cucinare.

Adoro i bagni caldi ed il silenzio.

Un giorno però una malattia ha deciso di condannarmi.

Io non volevo. Io non potevo aspettarmelo, poteva capitare a chiunque, ma non pensavo potesse accadere a me. Posso combattere, stringere i denti, ma perdo le forze, non riesco più a camminare, a dire il mio nome. I miei parenti sono costretti a lavarmi, è umiliante. La mia fidanzata piange ancora.

La vita è in continuo movimento, ed io sono fermo. Non riesco a mangiare, mi imboccano.

Odio il silenzio, ma ormai ci vivo immerso.

Non mi piace perdere tempo, ma a me il tempo è sfuggito dalle mani.

L’ho visto con i miei occhi.

L’ho visto nelle mie gambe che non reggevano il mio peso.

L’ho visto nei miei sogni distrutti nel nulla.

Ho visto la mia vita cadere a pezzi, ed io, mi lasciavo sfiorare da quei vetri sottili.

Adoro la mia vita, ma questo non è vivere.

Italia, mi rivolgo a te, salvami.

E l’appello di un corpo divenuto pensiero, un pensiero che supplica la libertà di scegliere, un pensiero che nel silenzio più assordante chiede alla legge di essere dalla sua parte.

Chiediamo all’Italia di essere dalla parte di chi, ha deciso di amarla e vuol farlo fino alla fine.

Rosita Anellino, VBec Liceo San Benedetto - Conversano