Mi sembra che non ci sia più comunicazione, che all'interno delle famiglie non si riesca più a discutere e a confrontarsi a causa di questo mezzo che trasmette, ad esempio nei telegiornali, più notizie negative che positive: cosa questa, tra l'altro, che induce in noi, più o meno consapevolmente, un abbassamento del tono dell'umore. Sarà anche vero che, come scritto in un saggio della psicologa Anna Oliverio Ferraris, la televisione permette di sviluppare le nostre competenze linguistiche; ma che senso avrebbe svilupparle per poi non poterle utilizzare, a causa della tendenza a stare al chiuso, senza avvertire lo stimolo di uscire e quindi di comunicare con gli altri? Alcuni ritengono che la televisione sia un ottimo mezzo per arricchirci culturalmente: io, però, penso che questa affermazione sia falsa. La tv distrae la maggior parte degli adolescenti dallo studio, quando dovrebbe essere quest’ultimo a permetterci di arricchirci culturalmente, e non la televisione.
Indubbiamente, essa è considerata dal pubblico un ottimo mezzo per svagarsi, grazie ai molti spettacoli offerti; questo sarà anche vero, ma secondo me ci sono molti altri modi più efficaci per divertirsi, e credo che questi ultimi si potrebbero anche sfruttare per consolidare i rapporti con gli altri. Inoltre la televisione ci sottrae del tempo senza che noi ce ne rendiamo conto; succede spesso che si rimanga “incantati” davanti a questo mezzo che, a mio parere, non trasmette quasi niente di incantevole. I minuti passano e diventano ore, e si rimane sempre di più “incastrati” in uno schermo dal quale non si riesce ad uscire.
Alessia Abbaticchio 2^C LES Liceo Bianchi Dottula - Bari
La televisione: intrappolati in uno schermo
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- Inserito da Michela Ilaria De Mola
- Categoria: La voce dello studente
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