Avrebbe compiuto 69 anni il prossimo 25 aprile. Cruyff, a causa del suo vizio per il fumo, subì un intervento al cuore nel 1991. La sua morte è giunta pochi mesi dopo la diagnosi di un cancro al polmone. Mito del calcio mondiale, Cruyff è stato il portabandiera dello stile olandese del “calcio totale” basato sul possesso di palla e sui rapidi passaggi ai compagni, coinvolgendo nella manovra tutti i giocatori, dalla difesa all’attacco. Simbolo dell'Ajax e della nazionale Olandese, negli anni '70, ha guidato la sua squadra alla vittoria di 3 Coppe dei Campioni consecutive, battendo Panathinaikos, Inter e Juventus. Fu anche simbolo del Barcellona, dove ha giocato e allenato fino al '96. In Catalogna è uno degli idoli della tifoseria sia per la sua carriera da giocatore sia per quella da allenatore: è stato lui, infatti, a regalare ai blaugrana la prima Coppa dei Campioni della loro storia, nel 1992. Ed è per questo che in Spagna lo considerano il padre dell’attuale Barcellona, basato sullo stile del “tiki-taka”. È stato il calciatore e l'uomo che per primo ha definito il concetto di calcio moderno. Nel corso della sua carriera ha ricevuto vari soprannomi, il più famoso è "Profeta del goal", che ispirò il titolo del film-documentario sulla sua vita sportiva diretto da Sandro Ciotti. Il giornalista Gianni Brera lo ribattezzò, invece, "il Pelé bianco". Premiato tre volte con il Pallone d'Oro, si trova secondo solo a Pelè e Maradona, sul podio dei più grandi di sempre. La sua morte ha, pertanto, segnato profondamente il mondo del calcio, a livello globale. In seguito all’accaduto, perciò, sia ad Amsterdam, sia a Barcellona sono partite delle raccolte di firme, affinché i due stadi, il Camp Nou e l'Amsterdam Arena, vengano ribattezzati, intitolandoli in suo onore.
Luigi Perna e Ruben Prescimone, II B/L
Liceo Classico, Linguistico e delle Scienze Umane “F. De Sanctis” - Trani
Johan Cruyff: Il profeta del goal
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- Inserito da Luigi Perna e Ruben Prescimone
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