Dal XV secolo gruppi di giovani si sfidano individualmente su circuiti dai 200 ai 400 metri di lunghezza, affrontando prove come staffette, salto in lungo, lancio del disco e del giavellotto. È recente la notizia che Stefano Boldini, campione olimpico nella maratona ai Giochi Olimpici di Atene del 2004 e due volte campione europeo, sarà ospite speciale alla trentesima edizione della Maratona di Belgrado, in programma il 22 aprile: si tratta dell'annuale corsa che dal 1988 si tiene a metà aprile nella nota località serba.
Ricordiamo un esponente tutto pugliese, passato alla storia dell'atletica per le molteplici medaglie, tra cui l'oro olimpico di Mosca del 1980, Pietro Mennea, all'epoca giovane talentuoso affermatosi tanto nello sport quanto nella società, diventando avvocato con lauree in Giurisprudenza, Scienze Politiche, Lettere e Scienze Motorie. Scomparso nel 2013, è rimasto punto di riferimento e ispirazione per i giovani, tra cui un talentuoso atleta pugliese Angelo Didonna. Come Mennea ha collezionato alla soglia dei diciotto anni svariati titoli tra cui il terzo posto nella prima e seconda fase e il quinto posto nella terza fase del Campionato Regionale nella categoria Juniores, malgrado avesse il nervo sciatico infiammato, causa della sua non partecipazione ai Campionati Italiani di Gubbio dell'11 e 12 marzo.
Nonostante ciò Angelo non si arrende e, grazie ad una delle frasi più celebri di Mennea, ripetuta spesso da suo padre, si dà la forza di andare avanti, pensando già al suo prossimo obiettivo, i 3000 metri ad ostacoli, detti comunemente "3000 siepi": "La fatica non è mai sprecata, soffri ma sogni".

Tiziana Di Bari, III A – Liceo “Ilaria Alpi”, Rutigliano