Alla domanda sul luogo in cui preferirebbero andare a mangiare (fast food oppure ristorante del posto), con grande sorpresa, il 75% dei ragazzi intervistati, sul totale di 101 partecipanti all'indagine, hanno risposto che avrebbero preferito il ristorante tipico del posto. Dal questionario è emerso, inoltre, che il 71% dei ragazzi preferirebbe trascorrere un mese all'estero, anzichè una settimana. Si è chiesto successivamente ai ragazzi dove avrebbero voluto soggiornare ed è risultato che i ragazzi avrebbero preferito l'hotel (64 ragazzi) rispetto ad essere ospitati in famiglia. Grazie ai progetti finanziati dalla Comunità Europea, i ragazzi hanno la possibilità di svolgere varie attività didattiche mirate al perfezionamento della lingua e alla partecipazione alle lezioni in scuola o college; inoltre possono, nel tempo libero, visitare luoghi e monumenti di maggior rilievo della città, preferendo la visita guidata, alla visita individuale (61 ragazzi). Infine, i ragazzi, potendo scegliere il luogo in cui andare tra le due alternative disponibili, Paesi europei o extra-europei, hanno espresso il desiderio di vivere l'esperienza in Paesi extra-europei (60%) potendo così imparare lingue non presenti nel curruculo scolastico. Paragonando due generazioni differenti, ovvero la classe dei ragazzi del '94 e gli attuali studenti si potrebbero fare alcune considerazioni: oggi si rileva una maggiore propensione dei genitori a mandare i propri figli all'estero; esiste una maggiore fiducia nei propri figli diversamente dai genitori di tre/quattro anni fa, nonostante la complessa situazione storica generale. In ultimo, i ragazzi di oggi, più che in passato, preferiscoo utilizzare le potenzialità della tecnologia, cambiando il proprio telefono con uno più innovativo, anzichè migliorare il proprio bagaglio culturale e viaggiare in paesi mai visitati o paesi già visti.
"Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone". Cit.- John Ernst Steinbeck.