Quando, nel senso comune, si parla di macroeconomia si associano a questo termine vocaboli difficili e spesso incomprensibili, dai Bond allo Spread, dai BTP al Bail in e via dicendo...
In alcuni momenti, inspiegabilmente, alcuni animali come orsi, tori, elefanti e maiali diventano i protagonisti dell'economia, un vero e proprio "bestiario economico" che appare indecifrato. Dinanzi alla sede della Borsa di Wall Steet, famosa è la statua bronzea del toro, animale presente anche davanti alla sede della Borsa di Francoforte, insieme ad un orso. Sono proprio orso e toro, forse, gli animali più importanti in questo ambito; in natura i due mammiferi vivono in ambienti completamente diversi, l'orso nei boschi o al Polo, il toro nelle praterie, di solito in cattività. Nel linguaggio borsistico l'orso è colui che investe scommettendo in titoli che tendono al ribasso, dunque alla discesa delle quotazioni; il toro, invece, è quell'investitore che acquista i titoli con la convinzione che essi continueranno a crescere e dunque otterranno dei proventi superiori. Nel momento in cui l'andamento del mercato presenta una fase calante è l'orso a fare da padrone, perché si dice che il grafico ricorderebbe la forma della sua schiena; mentre se il mercato è in crescita il grafico ricorderebbe la forma delle corna del toro. Altri animali protagonisti sono il coccodrillo, il delfino, il maiale e l'elefante. Il primo, più feroce tra questi, è il professionista della speculazione, capace di gestire i titoli in modo disinvolto, traendo grandi profitti. Il maiale è il risparmiatore che è poco esperto e preparato in materia, mentre parallelamente vi è il delfino, capace di cogliere le occasioni migliori, per ricavarne i massimi profitti. L'animale utilizzato per simboleggiare i grandi investitori istituzionali, come banche e assicurazioni, è l'elefante, imponente nell'aspetto. Negli ultimi tempi un altro animale sta rubando le scene a tutti gli altri: il gatto. L'immagine legata a questo animale domestico è un po' violenta, perche è un gatto morto che "rimbalza". Nel linguaggio borsistico questa figura viene utilizzata per indicare l'interruzione momentanea di una tendenza ribassista. Questo significa che è una fase di ripresa momentanea che interrompe un andamento decrescente della Borsa. Il "rimbalzo del gatto morto" si sta verificando proprio in questi giorni, in cui si alternano notevoli crolli dei mercati, seguiti da strabilianti impennate, in particolar modo considerando i mercati asiatici. Gli argomenti e le questioni macroeconomiche risultano, prevalentemente per le nuove generazioni, noiose e lontane dalla quotidianità, ma sarebbe auspicabile una maggiore consapevolezza e considerazione, perché anche l'economia è un mondo da scoprire.
Francesca Vurro, V Be Liceo Bianchi Dottula Bari