Il grande benessere occidentale ha fatto si che negli ultimi decenni, si è passati da una vera e propria mancanza di cibo ad un exploit di benessere che ha determinato che l'occidente si senta vicino ai paesi poveri in cui mancano i prodotti primari necessari al sostentamento e quindi ha iniziato ad esportare alimenti sotto forma di aiuti umanitari. Dibattito dell'ultimo periodo è quello in relazione alla comparsa di nuove malattie in queste regioni, e il punto in questione è proprio se queste malattie sono state causate dall'alterazione della dieta e dalla variazione dei dogmi alimentari. Naturalmente non si può dare per scontato e come punto di massima questo fattore, poichè sarebbe limitativo, basti pensare che oltre al cibo, anche tantissimi occidentali si sono recati in queste regioni per dare sostegno, per dare conforto e per cercare di rendere autonomi questi territori.
Bisogna allora chiedersi, tutte queste introduzioni occidentali, sono un fattore positivo o negativo? Naturalmente positivo, sia a livello sanitario, basti pensare al gran numero di vaccinazioni effettuate da Medici senza Frontiere, e basti pensare a tutte le vite salvate grazie all'esportazione di generi alimentari, senza di cui il numero di vittime sarebbe stato sicuramente superiore basti pensare che oltre al cibo, anche tantissimi occidentali si sono recati in queste regioni per dare sostegno, per dare conforto e per cercare di rendere autonomi questi territori.
In conclusione, c'è sicuramente un pro e un contro, ma bisogna continuare con questi aiuti poichè queste regioni, afflitte dalle guerre, dalle malattie locali e dalla fame, non riuscirebbero a risollevarsi senza l'aiuto occidentale.
Carmine Musumeci 4^A Economico-Sociale "E. Palumbo", Brindisi
Fondi umanitari non sempre adatti alle linee dei paesi sottosviluppati
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- Inserito da Ilaria Devicienti
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