Lo scoramento è una tentazione in questi difficili giorni di DaD, in cui didattica a distanza non significa solamente distanza fisica, ma a volte anche emotiva e relazionale.
Ci si ritrova per ore e ormai da tempo di fronte ad un monitor e le uniche armi a disposizione sembrano essere una telecamera ed un microfono. Invece la vera arma è stare insieme, sempre e comunque, ora più che mai, anche se in modo diverso. Lo hanno compreso bene gli studenti della 1^ F del LES “Fiani-Leccisotti”, riflettendo sul tema del bullismo e del cyber-bullismo. La riflessione si colloca all’interno di tutta una serie di iniziative messe in atto dall’Istituto e rivolte non solo agli studenti ma anche alle famiglie e ai docenti e finalizzate alla costruzione di relazioni positive tra coetanei. L’attività di carattere laboratoriale realizzata dagli studenti della 1^F, introduce la tematica con lo slogan “TUTTI CONTRO UNO”, ma a conclusione del lavoro c’è un lieto fine: “TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI”, che non è un semplice e scontato motto, ma la logica da adottare quotidianamente. Il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo è stato affrontato da un punto di vista sociale, normativo e per così dire psicologico. Le metodologie utilizzate sono state diverse nelle varie fasi di lavoro: dal brainstorming al cooperative learning, alla flipped classroom fino al debate, tutte volte a favorire il protagonismo degli studenti. Noi studenti ci siamo raccontati, ci siamo emozionati, ci siamo confrontati su una tematica a noi assai vicina; abbiamo elaborato degli slogan e dei prodotti multimediali ma soprattutto abbiamo condiviso un sistema di valori basato sull’ascolto e sul rispetto dell’altro contro la violenza fisica e psicologica. Abbiamo compreso che vince chi ha il coraggio di parlare. Analizzando questo fenomeno di estrema attualità, ci siamo resi conto che la debolezza non appartiene solo alla vittima, ma anche al “bullo” dietro al quale si nascondono spesso conflitti interiori e familiari, e a coloro che preferiscono appoggiare comportamenti aggressivi, piuttosto che contrastarli. In questo modo tutti sono deboli e soli. Abbiamo compreso che ciascuno invece, all’interno di un gruppo, deve essere considerato una risorsa fondamentale, che fornisce, secondo il proprio background personale, un contributo che è unico è indispensabile. La diversità di ognuno, quindi deve essere considerata un valore. E’ solo così che possiamo creare legami di interdipendenza positiva, che è possibile sperimentare il senso di appartenenza ad un gruppo da ritenere un’entità superiore alla mera somma dei suoi componenti. Proprio tutto questo rappresenta il presupposto di esperienze gratificanti ed un efficace strumento di prevenzione verso forme di prevaricazione come il bullismo e cyberbullismo.
( Mariateresa De Cesare, Antonio Monteleone, classe 1^F, LES “Fiani-Leccisotti”, Torremaggiore – FG)