Grazie al PON di teatro, coordinato da un esperto regista e dalla professoressa responsabile del progetto, il Liceo ha partecipato a Milano al festival “Thauma”, festival nazionale  rivolto alle scuole superiori, che mette in gara spettacoli e/o progetti ispirati al teatro antico,organizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, portando in scena la rappresentazione della tragedia “l’Edipo Re” di Sofocle. Da Milano gli alunni sono tornati non con uno ma con ben due premi: il primo premio per il miglior spettacolo e il premio per il miglior attore. Gli alunni che hanno partecipato al progetto, sono stati protagonisti orgogliosi e felici di questo risultato tanto da trasmettere la loro felicità a tutti gli studenti e i docenti del liceo.  È stupefacente, visto lo scarso interesse che oggi i giovani sembrano avere nei confronti dell’arte della recitazione, con quanto impegno e sacrificio sia stato costruito e preparato lo spettacolo, per non parlare della disciplina che i giovani attori hanno mantenuto non solo a Milano, ma anche durante le prove che si sono protratte per alcuni mesi. Il teatro per loro è un grande divertimento e non solo, il loro è un grandissimo interesse per l’arte! Come testimonia la professoressa responsabile del PON, che in un post su Facebook destinato proprio a loro scrive di aver “visto gli occhi brillare durante la visita del teatro alla Scala” e aggiunge: “Ho sentito le vostre anime vibrare davanti alla "Pietà Rondanini" di Michelangelo” . “Mi sono sorpresa per la vostra curiosità che dopo un viaggio di dodici ore di notte in autobus, non esausta, chiedeva ancora racconti di storie di tragedie greche”! Insomma, questi ragazzi si sono dimostrati dei veri e propri artisti con una voglia di sapere infinita, che solo gli artisti hanno. Sono un valido esempio da seguire: il loro spirito di gruppo, la passione per la recitazione, la gioia contagiosa per il risultato raggiunto, l’educazione dimostrata durante lo spettacolo e durante il soggiorno a Milano, possono essere una motivazione per stimolare di più i loro compagni adolescenti verso quello che è il mondo del teatro e, perciò, della cultura. Sentendoli parlare e stando tra loro, si capisce il percorso e il lavoro che c’è dietro, un lavoro di formazione che ha trasformato i loro difetti in pregi, la sicurezza che hanno man mano acquisito fino a calarsi nei panni dei singoli personaggi che si univano in uno solo nel momento del coro, la capacità di eseguire una coreografia scenicamente semplice ma coreograficamente complessa, è stata eccezionale. Un percorso che li ha resi attori veri, capaci di sentirsi a casa sapendosi sul palco.
Maria Claudia Ocello, 2 AL
Liceo Classico, Linguistico e delle Scienze Umane “F. De Sanctis” - Trani