Personalmente son sempre stata dell'idea che certe emozioni non puoi raccontarle, devi viverle sulla tua pelle per comprenderle. Eravamo 16 ragazzi, in un giorno non tanto lontano da oggi, quel 13 Aprile segnerà per sempre i nostri cuori.
All'aeroporto di Bari-Palese, ancora increduli di tutto, partimmo. Arrivammo dopo circa due ore e iniziammo a respirare l'aria di una nuova grande città: Berlino! Piccola sosta per la cena, un giro in centro e via sulla metro, l'albergo ci attendeva. La prima notte passò velocemente, andammo a letto tutti con il sorriso sulle labbra. Sveglia alle 06:00 del mattino, un'abbondante colazione ed eccoci qui, sul pullman che ci condurrà a Lubecca. Qualcuno si addormentava, qualcuno ascoltava musica ed io pensavo, fino a che i miei pensieri non furono interrotti: "Eccoli, i ragazzi tedeschi, veloci scendiamo, andiamo a presentarci!". I ragazzi erano lì, proprio davanti a noi, per qualche secondo ci guardammo tutti imbarazzati e constatammo quanto fossero diversi.
Credo che uno dei vantaggi di quest'esperienza sia stato mettersi in gioco, confrontarsi con tradizioni, modi di vivere, costumi e religioni diverse. Ora, non ci faceva paura più niente, non ci importava delle chiamate ininterrotte dei nostri genitori, era il nostro viaggio e dovevamo godercelo al meglio. Tutti venimmo affidati alle nostre rispettive famiglie e l'avventura iniziò. I ragazzi si mostrarono accoglienti con noi sin dal primo momento, così come tutte le famiglie, organizzarono due festicciole, una in un piccolo locale del centro con bevande, musica e tanto divertimento, mentre l'altra di commiato al "bowling". Possiamo affermare con certezza che è stata sicuramente un'esperienza che ci ha formati, entrare in contatto con cibi totalmente differenti, parlare costantemente la lingua, ammettiamo di esser tornati essendo consapevoli di sapere qualcosa in più della lingua che studiamo, ammirare luoghi come Amburgo o Travemünde, un distretto di Lubecca, alla foce del fiume Trave. Delle giornate trascorse ci portiamo ricordi meravigliosi, come i numerosi grattacieli ad Amburgo, l'Hauptkirche St. Michaelis, l'immensa spiaggia di Travemünde o ancora i tanti musicisti per gli stretti, i molteplici centri commerciali, dove potevamo acquistare souvenir e regalini per parenti e amici.
Un'altra piacevole sorpresa è stata la scuola, costituita da grandi aule, munita di ascensore, un bar all'ingresso, ma anche un cortile, dove gli studenti tedeschi, durante le pause di 20-25 minuti potevano svagarsi. Siamo diventati pian piano una famiglia. Abbiamo stretto amicizia con tutti i ragazzi tedeschi che si son presi cura di noi, accompagnandoci ovunque, assistendo alle relative presentazioni delle aziende più importanti, italiane e tedesche, ma abbiamo anche creato un vero e proprio Curriculum Vitae e un Bewerbung, una domanda di lavoro. I giorni son trascorsi rapidamente, tra un sorriso e un altro è giunto il giorno del ritorno. Alle 04:00 del mattino il pullman ci aspetta, tra pianti e abbracci, tra un 'mi mancherai e scrivimi', siamo saliti sul pullman. Questa volta qualcuno continuò a piangere, qualcuno guardava la strada ma la maggior parte di noi pensava, poi chiudemmo tutti gli occhi, i ricordi e le immagini di quell'esperienza stavano scorrendo una ad una nelle nostre menti.
Abbiamo solo 15,16,17 anni ma è stata un'esperienza che ci ha arricchiti e che si andrà ad aggiungere al nostro bagaglio culturale e alla nostra voglia di imparare, di spaziare e di andare oltre i confini e i limiti che ci prefissiamo. Attendiamo i nostri amici tedeschi a settembre, fieri di ospitarli e di far conoscere la nostra città. Buttatevi, rischiate, la 3AL l'ha fatto.
GIORGIA DI FEO, III A/L
Liceo Classico, Linguistico e delle Scienze Umane "F. De Sanctis" - Trani