Vorrei specificare il fatto che, se il me stesso di un anno fa fosse stato al corrente di un’iniziativa che gli avrebbe permesso di partire per così tanto tempo per un Paese culturalmente estraneo rispetto all’ottica occidentale, non avrebbe mai accettato. Eppure eccomi ormai pronto alla partenza per la Cina, seguendo il progetto Intercultura che permette scambi di vita in Paesi tanto lontani dal nostro.
Oggi, infatti, sento che la mia visione del mondo si sta man a mano espandendo, raccogliendo sempre più spunti di riflessione e informazioni di ogni tipo. Ciò che mi spinge a partire è il forte desiderio di imparare a pieno una lingua complessa come il cinese e di osservare con i miei occhi una cultura orientale così lontana, che ha poco in comune con la nostra. Sono consapevole del fatto che non sarà facile, certo, il primo periodo potrà anche sembrare alquanto traumatico e deludente, ma è proprio per questo che voglio partire; il solo fatto di potermi mettere in gioco in un ambiente totalmente sconosciuto, utilizzando le basi del Cinese studiato a scuola per farmi strada e in questo modo confrontare le mie idee, che per noi occidentali possono anche sembrare scontate, con quelle di una persona che vive secondo principi totalmente differenti, mi fa sentire cittadino del mondo, e non solo italiano o anche europeo, suscitando in me una forte curiosità per il diverso, il poco esplorato. In un primo momento ero parecchio scettico sull’anno che avrei dovuto passare in Cina, anche perché avevo inserito tra le mete iniziali anche l’Austria e la Finlandia, Paesi che non hanno nulla a che fare con la cultura orientale. Il fatto di dover lasciare tutti i miei conoscenti per così tanto tempo mi faceva sentire malinconico ancor prima di partire, ma ho analizzato razionalmente la situazione e mi sono prontamente chiesto: “E quando mi potrebbe ricapitare un’occasione del genere?”. Ho pensato al fatto che andare per 10 mesi in un paese estraneo come la Cina all’età di 17 anni avrebbe potuto certamente giovare alla mia formazione preparatoria per la vita futura. E così sono disposto a perseverare per la realizzazione di questo progetto a cui parteciperò a breve. Porto anche alla visione di chiunque stia leggendo questo testo un aforisma di Fabrizio Resca, scrittore e poeta italiano: "Il viaggio comincia laddove il ritmo del cuore s’espone al vento della paura".
Francesco Pio Venditti, 3^ A/L, Liceo Classico, Linguistico e delle Scienze Umane "Francesco De Sanctis" - Trani