Il futuro è un foglio bianco che necessita di essere sporcato dall'inchiostro delle nostre idee, proprio a questo scopo è stato finalizzato il concorso "Dalla criminalità alla legalità: il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie" promosso dal nostro liceo.
L'obiettivo del concorso è stato indirizzato al riutilizzo e recupero dei beni confiscati alla mafia, volti ad essere trasformati in strutture destinate al bene sociale ed allo sviluppo del nostro territorio. Il liceo "De Sanctis" ha posto, direttamente nelle mani dei propri alunni, l'opportunità di divenire artefici del proprio futuro, cimentandosi in vari possibili progetti sul riutilizzo dei beni confiscati alle cosche mafiose. Il concorso si è aperto con un incontro preliminare nel quale sono state spiegate le modalità di partecipazione e l'obiettivo di fondo del progetto, promosso per la prima volta dal nostro liceo; successivamente noi studenti abbiamo avuto tempo per progettare i nostri elaborati e consegnarli, prima di essere selezionati da una Commissione esterna in base alla creatività e alla motivazione della determinata idea di riutilizzo. Il progetto ha sancito in totale tre diverse sezioni con differenti modalità di partecipazione: la sezione letteraria, con l'elaborazione di un saggio ispirato al tema proposto; la sezione artistico-musicale, che ha previsto la presentazione di disegni, quadri, fumetti o ancora fotografie, ma anche l'elaborazione di un brano musicale inedito; la sezione multimediale che è consistita nella progettazione di un documentario, "reportage giornalistico", uno spot, un cortometraggio oppure dei disegni animati, presentabili anche in lingua straniera, soltanto se sottotitolati. Tutti gli elaborati, presentati da noi giovani studenti, sono stati esaminati da una Commissione esterna nominata dal Dirigente Scolastico, la quale ha valutato prevalentemente l'originalità e la capacità di sviluppo dell'idea. Per ogni sezione sono state scelte due opere vincitrici di due borse di studio, per la prima classificata la vincita di una borsa di studio da 300 €, mentre per la seconda 100€. Il concorso promosso dal nostro liceo è stata la migliore opportunità che potesse essere offerta ai propri alunni, perché finalmente la popolazione studentesca non è stata vista semplicemente come un mucchio di ragazzi isolati nel proprio mondo delle illusioni, ma come dei veri produttori di idee. "Colorando l'ombra del nostro futuro", ho voluto intitolare così il mio saggio, vincitore del secondo premio della sezione letteraria, perché credo che il nostro futuro sia una pagina bianca ed essa rimarrà tale finché noi non decideremmo di prendere possesso dei colori ed iniziare a dare vita alla carta vuota. Non importa quale sia il premio in palio, quello che davvero importa è che lo nostre idee continuino a fluttuare nell'ignoto oceano del nostro futuro. Non dobbiamo lasciare che le paure del passato possano riversarsi sul nostro futuro, perché ogni sconfitta nasconde in sé una vittoria, ovvero l'apprendimento di un nuovo insegnamento. La mafia è un ostacolo, come tutti gli ostacoli deve essere superato e trasformato in bene, a questo proposito nasce la confisca dei "beni" appartenuti alla mafia ed il "De Sanctis" ha permesso alle nostre idee di poter prendere parte ad un progetto tanto importante. La finalità del concorso non ha mirato soltanto al fine pratico, ma ha spinto le nostre personalità ad unirsi per lottare e raggiungere lo stesso obiettivo, quello di trasformare il male nel bene, caratterizzato dal riutilizzo a fine sociale dei possedimenti confiscati alle cosche mafiose.
"La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine."
Alle parole di Giovanni Falcone, una delle numerose vittime della macchia mafiosa, vorrei aggiungere che soltanto rimanendo uniti e plasmando le nostre idee, potremmo porre fine alla macchina da guerra criminale, che per tanti anni ha seminato morti sulla nostra terra.
Cristina Diaferia, 3A/L
Liceo Classico, Linguistico e delle Scienze Umane "F. De Sanctis" - Trani