La giustizia come garanzia per il rispetto dei diritti umani, il sacrificio dei magistrati che avviene solo in Italia, l’articolo 2 della Costituzione, la nobiltà della professione in quanto “[…] per fare questo lavoro vale anche la pena di morire.”
E’ in tali termini che il presidente dell’Anm, Piercamillo Davigo, si è espresso in occasione del convegno tenutosi il giorno 20 maggio 2016, presso il Polo Museale di Trani. Tale convegno è stato organizzato in virtù del concorso “Dalla criminalità alla legalità: il riutilizzo dei beni confiscati alle mafie”, concorso indetto dal Dirigente Scolastico del Liceo Statale “F. De Sanctis” di Trani, prof.ssa Grazia Ruggiero. Il convegno ha visto presenti, oltre il presidente Piercamillo Davigo, il Vice Capo della Polizia di Stato Matteo Piantedosi, il sostituto Procuratore Tribunale di Trani Michele Ruggiero, segretario generale S.I.A.P. Giuseppe Tiani, ed in qualità di moderatore e giornalista il Direttore TG3 Attilio Romita. Inoltre hanno preso parte all’iniziativa il sindaco della città, Amedeo Bottaro e vari esponenti del corpo della polizia. Dopo un’attenta discussione incentrata sulla tematica della legalità, sono stati proclamati e premiati direttamente dal dottor Davigo i vincitori delle tre categorie in cui si suddivideva il concorso: sezione letteraria, artistica, multimediale. Per quanto riguarda la sezione letteraria, noi abbiamo ricevuto una menzione speciale per il saggio “Inferno è odiare la verità, perché amarla ti costerebbe la vita”.
Un saggio in cui abbiamo lasciato che la speranza in un futuro migliore ci guidasse nell’ideazione di un progetto che fosse in grado di far trionfare quella legalità di cui tanto si è parlato. “L’inferno, infatti, con i suoi vuoti ed i suoi espedienti abbraccia, in una morsa che può soffocare, luoghi che potrebbero, invece, essere utilizzati per importanti scopi sociali. Luoghi ormai asfittici perché sopraffatti dal dolore e dalla morte; luoghi dalle pareti impregnate dall’odore della sofferenza che, se confiscati alla mafia, potrebbero riprendere vita, potrebbero rinascere. Potrebbero assumere le sembianze di ambienti finalizzati alla cura e all’assistenza di coloro che si trovano in condizioni difficoltose.”
Ecco quali sono stati gli effetti che questo progetto ha prodotto in noi, proprio a dimostrazione che attraverso esso, come ha concluso il segretario S.I.A.P. Giuseppe Tiani “[...] formazione e pedagogia hanno investito sui giovani per la crescita del domani”.
Eleonora Chiarella e Lucia Petrignani, III A/SU
Liceo Classico,Linguistico e delle Scienze Umane "F. De Sanctis" - Trani