“E’ questo che vorrei fare io oggi: un dialogo tra me e voi ragazzi che un domani contribuirete a vostro modo.”
Il giorno 5 novembre 2016 ha esordito così Giuseppe Greco, astrofisico con ruolo di ricercatore dell’università di Urbino e membro attivo della collaborazione internazionale LIGO/VIRGO.
“Sono sicuro che tutti qui prima o poi vi appassionerete alla fisica.” Certamente tutti sono rimasti affascinati, dopo queste parole, da due suoni, flebili ed apparentemente insignificanti, registrati nel settembre 2015 dagli interferometri LIGO a Washington e Livingston, i suoni delle onde gravitazionali.
In un veloce excursus storico il dott. Greco ha guidato gli studenti lungo l’intricato percorso di ricerca sulla conformazione dell’universo fino al 1916, anno in cui Albert Einstein teorizza l’universo delle onde gravitazionali in contrapposizione a quello elettromagnetico. Da qui partono gli studi di LIGO/VIRGO alla ricerca della conferma di questa teoria.
Ma cosa sono le onde gravitazionali? Perché sono così importanti? Esse sono la deformazione vibrante dello spazio-tempo a causa del movimento dei corpi celesti, appunto per questo possono rivelarci informazioni preziose grazie alla loro scarsa tendenza a reagire e, quindi, modificarsi con la materia rimanendo perciò inalterate. Due buchi neri che si fondono a migliaia di anni luce di distanza, e i terrestri aggiungono un altro tassello alla loro conoscenza.
Lo studioso, inoltre, ha sottolineato l'importanza della ricerca scientifica per l'economia e, anche, per la nostra vita quotidiana, portandoci alcuni esempi, come il GPS che, grazie ad un sistema di reti satellitari, consente ad automobilisti, piloti di aerei e persino escursionisti, di orientarsi. Il lavoro dello scienziato è impegnativo, spesso frustrante, ma è anche gratificante perchè in molti casi gli sforzi si rivelano vantaggiosi per l’umanità. E’ per questo che dobbiamo sostenerlo.
L’incontro si conclude poche ore dopo con decine di ragazzi estasiati che pregano il Dott. Greco di rispondere ancora ad “un’ultima domanda”. Chissà che tra essi non si aggiri proprio chi farà luce in questo universo.
Alice Pia Trotta, 5^B LS Istituto “Maria Immacolata”