Il Concorso Nazionale Poesie e Filastrocche, intitolato: “Una poesia dal cassetto”, prevedeva, per l'anno scolastico 2015-16, la presentazione, da parte degli alunni delle scuole italiane, di un proprio elaborato che riguardasse un tema libero da schemi e/o modelli standard prefissati.
Per rappresentare la nostra scuola e la città di Bari, noi alunni, Demauro e Verni, ci siamo cimentati nella scrittura poetica decidendo, perciò, di concorrere al progetto con lo scopo di rivendicare l’idea che non è necessario avere voti alti a scuola per poter dimostrare di possedere grandi capacità espressive e comunicative, in quanto non sono essi a “fare la persona”. In secondo luogo, poi, questa possibilità ci è parsa utile per esternare quali emozioni e sensazioni le tematiche da noi scelte ci provocassero, con una modalità ormai sottovalutata e del tutto diversa da quella quotidiana a cui siamo abituati. Essendo un concorso esteso all’intera nazione, l’iniziale stupore e la successiva soddisfazione nell’apprendere la nostra vittoria, sono stati i sentimenti inevitabili che la notizia ha suscitato in noi, accompagnati dalla gioia e dalla riconoscenza nei confronti dei professori che ci hanno formati e sostenuti nell’intero percorso scolastico tanto da portarci al raggiungimento di questo piccolo grande obiettivo. Gli scritti da noi proposti sono del tutto differenti tra di loro. La poesia “Incubo”, dell’alunno Verni Damiano, ha lo scopo di descrivere e rappresentare la società contemporanea dal punto di vista di un adolescente e analizzarne il punto di rottura che ha causato il mutamento radicale che essa ha subito ,e continua a subire, in questi ultimi anni. L’alunna Demauro Gabriella, invece, con l’elaborato “Bentornata primavera”, ha come obiettivo quello di offrire una filastrocca che, conforme agli indirizzi di studio seguiti nella scuola superiore, possa essere proposta nelle classi delle scuole dell’infanzia ed elementare ai bambini e che riguarda uno dei temi affrontati solitamente dalle maestre: l’avvento della primavera (così come di tutte le altre stagioni) e i mutamenti che essa provoca nella natura, evidenziando anche gli stati d’animo che essa causa con l’intento di fornire ai piccoli alunni un metodo facile, veloce e piacevole di comprendere nozioni più complesse.
Incubo
Sono il mio incubo peggiore
con la mente chiusa in gabbia
il corpo riesce a liberarsi
ma l'anima non scappa;
vedo i demoni, mi attendono nel buio,
fantasia e realtà nella mia testa
come un intruglio.
Col volto della disperazione,
semino terrore,
provo felicità solo in momenti di illusione.
Ancora mi mostro
come in un film o in una allucinanzione,
ma il vero me scappa
pronto all'autodistruzione.
Ogni mio pensiero è un'automutilazione;
cerco ancora la soluzione
per ogni mio errore;
mi pento di ogni singola parola o di un'azione,
ma nella confusione
il mio cervello esplode.
La mia coscienza vive la deviazione
portandomi lì dove l'odio
tutto intero mi lacera.
Autore: Verni Damiano
3BU – Liceo delle Scienze Umane “G. Bianchi Dottula” – Bari
Bentornata primavera!
Torna il sole nel cielo,
nei boschi fiorisce il melo,
i prati riprendono i colori,
ovunque sbocciano i fiori.
Nell'aria un vento caldo
caccia via il freddo spavaldo
e il bruco, ormai farfalla,
già si posa su una piccola primula gialla.
Il ghiro dorme ancora,
ma un dolce canto lo ristora:
è la rondine contenta, ora il freddo non la spaventa.
I bambini riprendono a giocare
e i loro cuori tornano a sognare.
In questa quieta atmosfera
un'unica frase risuona sincera:
"bentornata primavera!"
Autrice: Demauro Gabriella
3BU – Liceo delle Scienze Umane “G. Bianchi Dottula” – Bari