La giornata è iniziata alle ore 9:00, quando docenti e studenti si sono riuniti nel Palazzo della Provincia -Sala Tribunale della Dogana- per la proiezione de "La Classe- Entre les murs", film francese del 2008 diretto da Laurent Cantet, vincitore della Palma d'oro come miglior film al 61° Festival di Cannes.
Il film è uno spaccato simil-documentaristico di un anno all'interno di una classe e racconta l'esperienza di un insegnante alle prese con i suoi ragazzi in una scuola di periferia. È tratto da un libro semi-autobiografico di un docente, che interpreta anche il ruolo principale nel film.
Nel film si nota lo svolgimento delle lezioni, durante le quali i ragazzi, in modo chiassoso e con un linguaggio piuttosto colorito, fanno domande, esprimono opinioni, dibattono tra loro o semplicemente disturbano mentre il professore cerca di coinvolgerli e di spiegar loro l'importanza della letteratura ponendoli davanti ai loro limiti, spesso mettendosi al loro livello, cercando di entrare nelle loro logiche e prendendo in prestito a volte il loro vocabolario, anche a costo di correre alcuni rischi.
Dopo la proiezione del film, due docenti universitari hanno aperto un dibattito nel quale sono emerse varie riflessioni su quanto visto e molte perplessità sulla conclusione del film; infatti molti studenti si aspettavano il ritorno di Souleymane, il ragazzo espulso dalla scuola per decisione del consiglio disciplinare. Le domande più interessanti, però, sono state poste dai più piccoli che si sono chiesti perché il professore non si fosse comportato in modo più autoritario con i suoi alunni e perché avesse cercato sempre di difenderli, nonostante tutto. La risposta, giunta dagli studenti più grandi presenti è stata che il professore voleva creare un dialogo con i suoi ragazzi per comprenderli meglio e non metterli in soggezione rispetto alle loro vicende personali proteggendo sempre il rapporto che è riuscito a instaurare con loro.
I più piccoli si sono sentiti particolarmente coinvolti e presi dalla curiosità rispetto agli altri perché la loro visione sulle istituzioni è più rigida e meno aperta a una figura di docente come quella presentata nel film.
Valeria Castelluzzo, 4^A, Liceo "Carolina Poerio", Foggia
Co educarsi
- Dettagli
- Inserito da Karen
- Visite: 316