L'odio che genera odio, la brutalità e l'aggressività: immagini così tanto orribili quanto reali. Su questo tema si è basata la conferenza tenuta dal prof. Musio, docente dell'Università di Foggia, il 13 Gennaio presso l'aula magna del liceo Pietro Siciliani di Lecce. Le tematiche trattate nelle opere di Seneca sono incredibilmente attuali: nonostante sia vissuto in un'epoca completamente diversa e lontana dalla nostra, ha colto pienamente le emozioni e i sentimenti che turbano l'animo umano, quali il terrore, il male e la violenza, analizzandoli sia dal punto di vista del carnefice che da quello della vittima. Attraverso la terapia dell'avversione, Seneca funge da specchio dell'anima, fa riflettere sull'essere dell'uomo e fa riconoscere il male che alloggia dentro di lui, per poi estirparlo. Oggi il mondo è divorato dal terrore, che è entrato nel cuore della società ed è sempre pronto ad annientare, portando odio e desiderio di vendetta, ma anche vergogna di essere spettatore di un tale massacro. L'uomo, quindi, è sia vittima che carnefice e rifiuta di vedere questo suo lato oscuro: crede di essere costantemente vittima e considera la violenza esterna come una minaccia, mentre non vede il male naturale che ospita il suo animo. Pertanto è proprio nella lettura dei classici che si trovano le risposte a dubbi, paure, incertezze dell'uomo, da sempre travagliato psicologicamente dalla visione della realtà.
Arianna Caracciolo IIAS - Liceo Siciliani di Lecce