IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

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Spesso si pensa che per poter visitare dei luoghi affascinanti, in grado di lasciare tutti con il fiato sospeso, si debba unicamente andare lontano dalla propria città, incoscienti del fatto che quegli stessi luoghi di cui si è alla ricerca possano trovarsi proprio a pochi chilometri. Il 18 gennaio alcune classi prime dell’Istituto Ettore Carafa si sono recate a Bari per tuffarsi nel meraviglioso viaggio alla scoperta della basilica di San Nicola e del planetario “Sky-Skan”, due luoghi cosi vicini ma a noi del tutto estranei. Numerosa è la gente che si reca nel cuore della città di Bari per poter ammirare uno degli esempi più significativi dell’architettura romanico-pugliese. A pochi passi dal mare sorge isolata la basilica di San NicolaBasilica. A coronare il suo perimetro esterno sono degli archetti che conferiscono alla struttura un aspetto sobrio e massiccio. In alto, la basilica è aperta da tre bifore, mentre in basso da tre portali. Due possenti torri di diversa altezza fiancheggiano la facciata rendendola semplice ma allo stesso tempo maestosa. All’interno si possono ammirare tre navate di 12 colonne ciascuna a sormontare l’altare maggiore, ed un ciborio realizzato prima del 1150, il più antico della Puglia. Inoltre la basilica conserva gelosamente al suo interno uno dei maggiori capolavori scultorei del romanico pugliese, la cattedra del Vescovo Elia. Al termine delle navate laterali due ampie scale conducono nella cripta, sostenuta da 26 colonne. Sotto l’altare centrale della cripta sono collocate le reliquie di San Nicola, venerato come santo dalla Chiesa cattolica e ortodossa; noto anche al di fuori del mondo cristiano perché la sua figura ha dato origine al mito di Santa Claus. Oltre alla basilica di San Nicola abbiamo visitato il sorprendente planetario “Sky-Skan”, posizionato all’interno della Fiera del Levante di Bari. Al suo interno abbiamo condotto un viaggio tra i vari pianeti, galassie e stelle collocate nella cupola di 15 metri fino ai confini dell’Universo. E’ stato un viaggio ricco di suggestioni ed effetti speciali. Attraverso il planetario sono stati riprodotti, in modo estremamente realistico, l’universo celeste e i vari elementi che lo compongono, segno dell’incessante ricerca e indagine dell’uomo per scoprire più da vicino i meccanismi celesti. imm.planetarioInfatti il tentativo di riprodurre l’universo ha sempre rappresentato una meta quasi impossibile da raggiungere. Oggi però grazie ad una tecnologia più avanzata tutto ciò è stato raggiunto. Attraverso questo meccanismo moderno si ha la possibilità di esplorare l’universo e “toccare con mano” la sua immensità. Abbiamo osservato le stelle formare sulla sfera celeste dei disegni che gli antichi chiamavano costellazioni, utilizzate dai marinai per orientarsi. E ancora la Via Lattea, una galassia a spirale barrata, costituita da più di 200 miliardi di stelle, gas e polveri interstellari. Abbiamo ricostruito e vissuto il viaggio fatto da Alden Armstrong, primo uomo ad andare sulla luna. Tale esperienza ha permesso di scoprire luoghi sino ad allora estranei a noi studenti ma soprattutto raggiungibili solo attraverso l’immaginazione. Tutto ciò è stato incredibilmente inverosimile. Due visite che hanno saputo coinvolgerci nello straordinario mondo antico diventando protagonisti della storia e di un mondo a noi molto lontano.

Giada Di Giovanni 1 AL Liceo Economico Sociale "Ettore Carafa"

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