Il Liceo De Sanctis, nell’organizzazione dello scambio culturale con i ragazzi ungheresi provenienti da Kaposvar, ha offerto un’opportunità irripetibile ai propri studenti di aprirsi e superare le proprie barriere mentali, di realizzare un incontro di persone . Tale esperienza ha inequivocabilmente segnato il vissuto di ognuno degli alunni resisi protagonisti, i quali hanno instaurato forti rapporti umani con i loro ospiti magiari.
Il comportamento assunto dagli adolescenti italiani e ungheresi, ospitanti e ospiti, durante l’arco di tutta la settimana, è l’esempio di un atteggiamento ,ahinoi, poco frequente nell’epoca “digitale” ed è ciò che davvero dovrebbe rendere orgogliosi gli organizzatori. Ciò che rappresenta il classico luogo comune, in questo caso forse addirittura più che comune, della nostra gioventù italiana, sembra essere la diffusa tendenza alla disinformazione e l’incapacità di stabilire relazioni. In quest’esperienza, invece, ognuno ha messo in gioco se stesso e le proprie capacità comunicative, riuscendo ad accorciare le distanze logistiche e culturali, dando sempre prova di apertura e curiosità. Possiamo affermare, senza remore, che lo scambio culturale messo in atto dal Liceo De Sanctis rappresenti una forte smentita a questa immagine “facilona” dei ragazzi, sentiamo di aver contraddetto e ribaltato le ingenerose accuse generazionali con i nostri comportamenti, le nostre attenzioni e il nostro impegno.
In un mondo colmo di messaggi di intolleranza e barriere, siamo fieri di essere l’eccezione.

Francesco Albanese III A Liceo “F. de Sanctis” - Trani