La nostra vita è caratterizzata da codici, cioè da linguaggi di programmazione utili a compiere azioni quotidiane. Coding è un termine inglese al quale corrisponde in italiano la parola programmare, cioè utilizzare un linguaggio di programmazione per scrivere una serie di istruzioni sequenziali al fine di risolvere un determinato problema. Il coding possiamo intenderlo come una nuova lingua che permette di “dialogare” con il computer per assegnargli dei compiti e dei comandi in modo semplice. Quando parliamo di coding a scuola non s’intende solamente la scrittura in codice ma l’acquisizione di strumenti intellettuali che servono a risolvere un determinato problema. Giocando a programmare si impara ad usare la logica, a risolvere problemi e a sviluppare il “pensiero computazionale”, un processo logico-creativo che consente di scomporre un problema complesso in diverse parti, per affrontarlo più semplicemente un pezzetto alla volta, così da risolvere il problema generale. Non si impara solo a programmare ma si programma per apprendere. Con il coding quindi anche i bambini potranno risolvere problemi “da grandi”, e diventare soggetti attivi della tecnologia, creando un piccolo videogioco e delle storie in pochissimo tempo. Insegnando all’elaboratore, cioè al bambino, a pensare, i bambini si lanciano in un’esplorazione del loro stesso modo di pensare.

Non è necessario conoscere il linguaggio di programmazione o essere dei geni del computer, anche perché noi ragazze non abbiamo proprio studiato la teoria; lo scopo del coding è quello di insegnare la logica computazionale e di applicarla non solo all’informatica ma anche nella vita quotidiana, quando ad esempio dobbiamo creare una mappa concettuale o dobbiamo utilizzare il problem solving, molto utilizzato a scuola. Insegna ai bambini a risolvere un problema pratico e a vivere l’informatica, internet e tutto ciò che li circonda in maniera attiva e non passiva.

E’ stata un’esperienza meravigliosa, che porteremo sempre nel cuore sapendo che nel nostro futuro questi piccoli codici potranno sempre esserci d’aiuto.

Questo progetto apriva un mondo a noi ignoto, come quello della programmazione e dell'informatica, nonostante ciò, grazie all'approccio ludico della piattaforma in cui abbiamo lavorato, siamo riuscite a realizzare i nostri disegni. Siamo partite nel disegnare figure molto semplici come un quadrato o un triangolo, fino ad arrivare a disegni molto più complessi ed elaborati. Ma la finalità di questo progetto non è stata solo quella di elaborare tramite il "codice" dei piccoli progetti, ma anche quella di apprendere nuove abilità di risoluzione ai problemi e nuovi modi di ragionare.

Il coding aiuta a sviluppare algoritmi, un algoritmo è un procedimento che risolve un determinato problema attraverso un numero finito di passi elementari.

Il coding è stata un’esperienza fantastica per noi, ci ha divertite e ci ha aiutato a sviluppare il pensiero computazionale, utile nella vita di tutti giorni. Proprio per questo secondo noi tutti dovrebbero fare questo tipo di attività, che stimola il cervello e diverte molto. Inoltre il coding ci ha sviluppato un senso di creatività, infatti per realizzare il progetto abbiamo dovuto pensare molto al disegno da creare, in modo tale da essere originali e per niente banali, sperando di vincere il concorso, anche se al di là del concorso ci portiamo con noi un bagaglio di bellissime esperienze vissute grazie al coding.

Ringraziamo la nostra professoressa di matematica, la prof Storti che ci ha proposto il progetto e si è resa disponibile.

Della nostra esperienza abbiamo realizzato un video linkato tramite la seguente immagine 

Di Viggiano Chiara      Vestita Fabiana     Labile Vittoria    Zittucro Claudia  classe 3C     Liceo Vittorino da Feltre