UNA FULL IMMERSION NELLA REALTÀ GOTICA ITALIANA
È del 9 marzo l'incontro tenutosi presso il Liceo “Ilaria Alpi” di Rutigliano riguardante “un breve viaggio tra i generi del romanzo e della novella nell'800 italiano”. Così lo ha voluto definire Giuseppe Ceddia, dottorando di Ricerca in Italianistica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Bari, critico letterario e cinematografico. Un incontro interessante in cui ha presentato la sua nuova antologia, introdotto dal prof. Francesco Lofano: “L'epifania dell'orrore. Novelle gotiche italiane”.
Partendo dalla sua ricerca di romanzi gotici italiani accostabili alla letteratura europea, il curatore dell’opera ha approfondito la tematica gotica affermando che l'avvento della novella ha portato il romanzo gotico alla decadenza, fino alla completa scomparsa.
“Fermo e Lucia”, innanzitutto, era un romanzo gotico che solo successivamente Manzoni decise di “depurare”, eliminando tutte le scene violente, belliche, sanguinose, in quanto “la società nella quale doveva essere immesso non era pronta a quella descrizione così cruenta”. Del resto, ha sottolineato Ceddia, l'Italia è un paese contraddittorio in quanto, probabilmente , il romanticismo italiano non è mai esistito; piuttosto il neoclassicismo italiano era accomunabile al romanticismo tedesco per l'utilizzo del mito, seppur Manzoni, in quanto classicista, rifiutasse l'utilizzo del mito.
Ceddia ha concluso il suo intervento citando “Sandman”, romanzo gotico in cui ci si chiede se il protagonista del libro abbia davvero vissuto quegli eventi trattati o sia stato tutto semplicemente un sogno, quasi a lasciare i presenti con un punto di domanda, un velato curioso dubbio su cui riflettere e da cui trarre il proprio personale insegnamento.
Tiziana Di Bari, III A – Liceo “Ilaria Alpi” – Rutigliano (BA)