<<…Alberi d’ulivo e vigneti, si spiegano, e par che fuggano mentre passi; indi il suon d’una squilla ti percote l’orecchio- eccomi in Andria- ecco Andria la ricca, Andria l’antichissima […] Andria la ridente, dalle belle mandorle, dalle belle ulive. >>. Cesare Malpica, Il giardino d'Italia.
Andria, città situata in Puglia, ospita il consiglio provinciale della provincia di Barletta-Andria-Trani e fa parte dell’associazione nazionale “Città dell’olio”. Inoltre viene denominata “La città dei tre campanili” per la loro presenza, oltre ad essere città federiciana per il suo legame con Federico II di Svevia. Il simbolo della città e di tutta la Puglia è il Castel Del Monte, situato su una collina poco fuori dall’abitato all’interno del Parco Nazionale Dell’Alta Murgia, uno dei patrimoni dell’umanità dichiarati dall’UNESCO.
In occasione del programma di studio riguardante l’età medievale, la classe 3 AL del Liceo Economico Sociale “Ettore Carafa” ha effettuato una visita guidata per ritrovare tutti i cenni medievali appartenenti alla città. Leggendarie e incerte sono le origini di Andria; sembra comunque accertato che Pietro I il Normanno, Conte di Trani, fondò, o meglio, rifondò Andria, elevandola a “Civitas”, cingendola di mura verso il 1046. La città fu dominio normanno sino a quando il Regno di Puglia e di Sicilia passarono nel XII secolo agli Svevi, infatti nel XIII secolo la città fu residenza del re Federico II il quale secondo la leggenda fu partorito in piazza a Jesi. Federico, di ritorno dalla sesta crociata, fece scolpire sulla normanna porta Sant’Andrea la celebre frase: “Andria Fidelis, quod Federicus sit tui muneris iners.”
A Federico II si riconosce il merito d’aver fatto edificare il Castel Del Monte, originariamente utilizzato come palazzo fortificato e, successivamente, trasformato in proprietà privata.
Sotto il dominino Angioino Andria fu data in dote a Beatrice D’Angiò, sposa di Bertrando Del Balzo, assumendo il titolo di “Ducato”. Sotto tal dominio si colloca l’arrivo in città della Sacra Spina, reliquia offerta in dono da Beatrice alla cattedrale di Andria in segno della sua benevolenza.
Oggi i principali luoghi di cultura medievale in Andria si ritrovano nella cattedrale di Santa Maria Assunta, nella chiesa di San Domenico, nella chiesa di San’t Agostino e nelle cinque porte che cingevano la città: Porta Santa, Porta Sant' Andrea, Porta La Barra, Porta Nuova e Porta Castello.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta fu fatta costruire da Goffredo D’Altavilla, tra la fine del XI secolo e l’inizio del XII, su una precedente chiesa, dedicata a San Pietro e che oggi corrisponde alla cripta dell’edificio. Tale costruzione pre-normanna corrisponde all’attuale presbiterio. Il vasto dipinto che ricopre la volta del transetto della cattedrale è attribuito a Tommaso Redi. Nel dipinto su tavola campeggiano tre grandi tele: quella di San Michele, di San Nicola ed al centro quella di Sant' Andrea Apostolo. Il dipinto è dominato dalla figura di San Riccardo. Sul lato destro del presbiterio troviamo la cappella della Sacra Spina. Da questa si accede alla cripta, dove vi sono le tombe di Jolanda di Brienne ed Isabella d’Inghilterra, mogli di Federico II di Svevia. A seguire sul lato sinistro troviamo l’edificazione romano-barocca della cappella dedicata a San Riccardo, patrono della città, all’interno della quale sono esposte le sue ossa.
La chiesa di San Domenico e l'annesso convento in stile gotico furono fatti costruire nel 1398 da donna Sveva Orsini, vedova del duca di Andria Francesco I Del Balzo. La chiesa fu intitolata alla Madonna dell'Umiltà e fu affidata in custodia ai padri domenicani. Il convento nacque in seguito alla donazione di un giardino di donna Sveva Orsini ai domenicani
La Chiesa Di Sant’Agostino fu costruita nel XIII secolo. Nel 1770 fu ristrutturata in stile barocco. Di grande interesse è il portale maggiore mirabile esempio di arte gotica, ad arco acuto con ricchissime decorazioni.
Le porte più importanti, che racchiudono in loro caratteristiche medievali sono: porta Sant’Andrea detta anche Porta di Federico, la quale, secondo la leggenda, fu edificata dai normanni e ricostruita dagli Svevi intorno 1230; porta la Barra con la caratteristica caditoia in stile angioino e Porta Santa che viene murata per essere aperta solo in occasione del Giubileo, dalla quale, secondo la leggenda, entrò San Riccardo dopo esser arrivato alle mura della città e aver compiuto il suo primo miracolo: guarire dalla cecità una donna.
Tutti questi reperti storici inducono ad affermare che Andria è stata una delle città fondamentali della cultura medievale pugliese, influenzata anche da diversi stili architettonici e artistici e perciò è importante salvaguardarli.
Mariangela Alicino 3AL Liceo Economico Sociale "Ettore Carafa" Andria
gt; </p> <p>""""""""</p>"</p>"