E' stata proprio una "conversazione sulla legalità" quella che si è tenuta venerdì 15 Dicembre alle 10:30 presso il Castello Ducale di Torremaggiore. L'evento è stato organizzato dall'Amministrazione comunale torremaggiorese e rivolto a noi studenti dell' I.S.I.S.S."Fiani Leccisotti".
Sono intervenuti il Sindaco Dott. Pasquale Monteleone, il nostro Dirigente Prof. Giancarlo Lamedica, il Prefetto di Foggia S.E. Dott. Massimo Mariani, il Comandante Provinciale dell'Arma dei Carabinieri Marco Aquilio e il Procuratore Capo della Repubblica di Foggia Dott. Ludovico Vaccaro. Insieme a loro abbiamo riflettuto sul significato del termine "legalità", sull'importanza delle regole, sul triste primato della provincia foggiana (quarta mafia d'Italia). Abbiamo parlato di bullismo. Abbiamo riflettuto sul loro ruolo di difesa delle vittime e di garanti di giustizia. Sono passati circa due mesi da quell'incontro e circa una settimana dalla Giornata Nazionale contro il bullismo, tuttavia alcune parole sono rimaste impresse nella mente e si accendono di nuovo significato di fronte ai recenti avvenimenti che vedono protagonisti le cosidette "baby-gang". Nome d'effetto. Bande di ragazzi che compiono azioni criminali e atti di violenza verso coetanei che ritengono deboli e indifesi. Violenza gratuita, fatta per esibire potere, fatta per sfregio o per noia, per sentirsi più forti, invincibili. Violenza gratuita, fatta per strada che diventa tirocinio per una carriera al di fuori e al di sopra della legge. Gaetano, Luigi, Arturo sono ragazzi come noi.
Il fenomeno coinvolge tutta la penisola e sembra incomprensibile. Dove nasce? Da dove ha origini? Forse nella famiglia che troppo spesso ormai si rivela luogo di violenza, di conflitti, .... di SOLITUDINE .... Nel gruppo dei coetanei con cui ci si identifica, con cui ci si diverte? E come? E a quale costo? E con quali soldi? Nella noia, di ragazzi che si divertono con i videogiochi in cui il più bravo, il più forte e colui che uccide prima? Nella società? Una società fondata sull'apparenza, sempre più priva di cultura, di valori, di educazione? Diceva bene Pasolini:"Solo un vaccino rende possibile il primato della parola sulla violenza, la cultura". Dove manca la cultura c'è violenza. Dove manca l'educazione c'è violenza. La cultura permette di operare delle scelte, di dire no, permette di alzare la testa. Rende Liberi. La cultura, motore della crescita e promotrice di cittadinanza e legalità; la scuola come palestra per l'esercizio della legalità e della cittadinanza. La scuola come sede privilegiata del dialogo ... della "Conversazione sulla legalità". Forse da qui dobbiamo partire: dalla cultura, dalla scuola, dal dialogo per vincere la violenza e la solitudine.
A. Angeloro, G.Basile, L. Ciavarelli, T. Coppola, D. Calabrese, B. Canistro, A.Di Ianni, N. Diomedes, W. El Idrissi, V. Gildone, M. Manna, G. Monteleone, G. Quadretti, L. Zannotti Classe IIF L.E.S. "FIANI LECCISOTTI", Torremaggiore (FG).