IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

Se si pensa che la Puglia, durante la prima guerra mondiale non ebbe un ruolo di rilievo ci si sbaglia. La Grande Guerra, infatti, ha avuto molti risvolti, sorprendentemente anche positivi, sulla Puglia. Analizziamo per bene la situazione. Nella seconda metà del 1914, i due fronti centro-europeo e quello che investiva tutta la fascia adriatica sino alla Turchia, interessarono in particolar modo la Puglia e i suoi porti principali: Bari, Brindisi, Otranto e Taranto. I porti pugliesi furono costretti ad accogliere un numero sempre più alto di profughi provenienti dalle aree dei Balcani. Nelle città pugliesi gli amministratori locali dovettero attrezzare degli spazi da destinare a ricoveri e dormitori, per accogliere sia le truppe italiane di passaggio, sia i profughi che fuggivano dalle zone di guerra. Ad esempio, a Bari, il mercato in ferro di piazza Cavour fu usato come un immenso dormitorio per le truppe. "La guerra è per i forti, non è per i codardi"; pertanto, quando scoppiò il primo conflitto mondiale, il "Corriere delle Puglie’’ (uno dei più importanti quotidiani dell’epoca nella regione) non si fece trovare impreparato; con diverse edizioni al giorno rinforzò l’informazione pubblica pugliese. La guerra portò anche conseguenze positive in Puglia, "modernizzandola". Arrivò, infatti, la luce elettrica nel porto di Bari e furono accelerati i lavori per la ferrovia Bari-Matera. E’ sconvolgente pensare, da Baresi, che Bari fece i conti con i bombardamenti aerei, il primo dei quali avvenne il 31 maggio 1915 con l’aereo che si diresse su via Crisanzio. In quel 1915 il capoluogo subì altri tre attacchi, rispettivamente il 1° giugno, il 17 luglio e l’11 agosto. Anche Brindisi ebbe il suo ruolo, poiché fu la base scelta dalla marina militare italiana per un’operazione di soccorso delle forze armate serbe, che avvenne tra il 1915 e il 1916. Inoltre, sempre Bari e Brindisi contribuirono con ospedali, alloggi, dispensari e magazzini per accogliere profughi e feriti. Anche il rapporto con l’Albania nacque in questo periodo dalla rivendicazione da parte degli Italiani di Valona. Gli anni della guerra imposero anche importanti trasformazioni strutturali al "Corriere" dovuti allo scarso approvvigionamento della carta, quasi tutta importata dai paese esteri. L'anno 1917, dal punto di vista economico e sociale, vide la popolazione italiana, e di conseguenza anche quella pugliese, allo stremo. Sin da febbraio fu annunciata la distribuzione delle tessere per il consumo della farina, cui seguì l’eliminazione del pane bianco e il razionamento di prodotti come l’olio, lo zucchero, il carbone e la benzina. In Puglia la guerra portò la crisi anche nel settore agricolo. L’olivicoltura fu uno dei settori più colpito, penalizzato anche da provvedimenti governativi volti a limitare l’esportazione di olio; ciò provocò un notevole ribasso dei prezzi e una tendenza a favorire il commercio di olio scadente o non commestibile, ottenuto facendo marcire le olive. Nella cerealicoltura, invece, si registrò una brusca inversione di tendenza nell’andamento dei raccolti, portando ad una rivendicazione da parte dei produttori di vino e olio pugliesi. La Puglia uscì dalla guerra sconfitta, ma con una immensa voglia di rinascere, anche se forse non ci è ancora riuscita… Ciò che ci rincuora è che ci sono e ci saranno sempre uomini che lotteranno a tal fine, spronati da una possibile rivincita: "la rivincita della Puglia e dei Pugliesi".

 

La Grande Guerra in pillole a Bari

DATA DESCRIZIONE DELL'EVENTO
1915 maggio 24 l'Italia dichiarò guerra all'Impero Austro-Ungarico
1915 maggio 31 Appare sulla città di Bari un piccolo aereo: viene dal mare e sgancia tre bombe
1915 giugno 1 Bombardamento
1915 luglio 17 Bombardamento
1915 agosto 11 Bombardamento
1916 luglio 27 Bombardamento
1916 febbraio 25 Bombardamento
1917 aprile 11 Furono lanciate quattro bombe, delle quali due caddero in mare e le altre su Piazza Garibaldi e su via Trevisani
1918 novembre 4

Armistizio - cessazione delle ostilità

1920 primi anni Costruzione del "monumento ossario degli eroi" per accogliere i caduti della grande guerra
1924 gennaio 19 Inaugurazione del "monumento ossario degli eroi" da Vittorio Emanuele III, re d'Italia

1925
24 aprile - 18 maggio
11 settembre - 4 ottobre
19 dicembre - 24 maggio 1925

Viaggio di trasporto dei caduti all' "Ossario degli eroi"

1967 Inaugurazione del Sacrario Militare di Bari

Scritto da Alessio Carrassi, Carlo Salomone e Giovanni Vurro.

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