La città di Bari e il quartiere Libertà
1. Quartiere Libertà |
2. Quartiere San Girolamo - Fesca |
3. Quartiere Poggiofranco |
4. Quartiere San Pasquale |
5. Centro storico |
6. Area Fiera del Levante |
7. Area Manifattura Tabacchi |
8. Area Ex Gasometro |
9. Area Insediamenti produttivi |
10. Policlinico |
11. Lungomare Monumentale |
12. Biblioteca Nazionale Sagarriga Visconti |
Il sistema urbano barese si sviluppa su centri costieri densamente abitati, disposti in un tratto di costa di circa 100 km. Bari ha una solida tradizione mercantile e da sempre è punto fondamentale nell'ambito del commercio e dei contatti politico-culturali con l'Est europeo e il Medio Oriente. Il suo porto è il maggiore scalo passeggeri del mare Adriatico.
Tra tutti i quartieri baresi, il Libertà, appartenente dal 2014 al I municipio (ex VIII circoscrizione) si estende fra via Brigata Regina (ovest), via Manzoni (est), corso Italia (sud) e il Lungomare Vittorio Veneto (nord). Nel quartiere, realizzato agli inizi del '900 per far fronte alla crescita demografica, non sono presenti molti spazi aperti (Piazza Risorgimento è l’unico vero spazio aperto presente, oltre al giardino di Piazza Garibaldi). Il nome Libertà è stato scelto in quanto i primi palazzi costruiti presentavano caratteristiche in stile Liberty, tra cui le ringhiere in ferro battuto con decorazioni floreali. La rapida costruzione per tutto il ventesimo secolo non ha previsto la realizzazione di aree verdi. Il quartiere Libertà si presenta come il quartiere mediamente più giovane. Nel quartiere è presente un basso livello di istruzione (una parte di giovani abbandona la scuola) e di occupazione, soprattutto femminile (circa l’80%). La crescita del quartiere Libertà tocca il suo picco nel 1971 con 62.547 abitanti. Questo numero è rimasto costante grazie all’arrivo dei numerosi immigrati che potrebbe sfiorare il 7,5% della popolazione del quartiere, considerando la percentuale degli irregolari pari al 20%. La densità demografica determina traffico e una carenza di parcheggi. Il quartiere ha due spazi vuoti ancora presenti tra cui l’Ex Gasometro, oggetto di una bonifica che si protrarrà per un decennio; e l’Ex Manifattura dei Tabacchi, di cui solo una parte ospita il mercato giornaliero (un secondo mercato è al termine di Corso Mazzini), e l’altra è una proprietà inutilizzata dell’Università.